Frammenti d’Africa, 2013, olio su tela 50×100 cm
“Artista di spiccato temperamento e profonda sensibilità, in quest’opera che conduce l’osservatore nei segreti di una macchia boschiva dagli intesi colori mischiati, vibranti, s’intravede una nascosta figurazione, stilisticamente essenziale di linee gialle che suggeriscono sensazioni tribali.”
“Fiammeggiante graficizzazione di personaggi o di eventi che scompaiono nella notte, illuminati da un sole calante.”
Frammenti d’Africa, 2013, olio su tela 50×100 cm
“Artista di spiccato temperamento e profonda sensibilità, in quest’opera che conduce l’osservatore nei segreti di una macchia boschiva dagli intesi colori mischiati, vibranti, s’intravede una nascosta figurazione, stilisticamente essenziale di linee gialle che suggeriscono sensazioni tribali.” Mara Ferloni, Critico d’Arte
“Fiammeggiante graficizzazione di personaggi o di eventi che scompaiono nella notte, illuminati da un sole calante.” Barbara Righetti, Critico d’Arte
Frammenti d’Africa, 2014, olio su tela, 60×250 cm
“Per vedere i suoi paesaggi sul Nilo o le sue danzatrici berbere basterebbe chiudere gli occhi e passare la mano sull’opera, leggendo quella scrittura che solo Polidoro può codificare. Ma fortunatamente gli occhi sono aperti e possono godere dei passaggi improvvisi tra cristallini secchi d’acqua che si confondono col cielo e notti nere da cui emergono ori preziosi e toni caldi del deserto.”
Frammenti d’Africa, 2014, olio su tela, 60×250 cm
“Per vedere i suoi paesaggi sul Nilo o le sue danzatrici berbere basterebbe chiudere gli occhi e passare la mano sull’opera, leggendo quella scrittura che solo Polidoro può codificare. Ma fortunatamente gli occhi sono aperti e possono godere dei passaggi improvvisi tra cristallini secchi d’acqua che si confondono col cielo e notti nere da cui emergono ori preziosi e toni caldi del deserto.” Chiara Strozzieri, Critico d’Arte
Frammenti d’Africa, 2013, olio su tela, 70×40 cm
“Nella sostanza cromatica densa di strati, calde tonalità di giallo si mischiano al marrone, si liberano nello spazio per poi ricomporsi in frammenti. Nel linguaggio pittorico, l’alternarsi di sensazioni e forti contraddizioni, c’è la suggestiva sintesi dell’Africa. “
“Opera intrisa di trasparenze e dissolvenze fortografiche, dove illuminescenti forze lasciano il posto a texture significative che mimano gli elementi salienti della selvaggia natura ed elementi di vita primitiva.”
Frammenti d’Africa, 2013, olio su tela, 70×40 cm
“Nella sostanza cromatica densa di strati, calde tonalità di giallo si mischiano al marrone, si liberano nello spazio per poi ricomporsi in frammenti. Nel linguaggio pittorico, l’alternarsi di sensazioni e forti contraddizioni, c’è la suggestiva sintesi dell’Africa. “ Mara Ferloni, Critico d’Arte
“Opera intrisa di trasparenze e dissolvenze fortografiche, dove illuminescenti forze lasciano il posto a texture significative che mimano gli elementi salienti della selvaggia natura ed elementi di vita primitiva.” Barbara Righetti, Critico d’Arte
Villaggi nubiani, 2014, olio su tela, 30×60 cm
“Simboliche ed evanescenti cromie di una visione metafisica in un’incantata contemplazione che cattura l’anima ed appartiene al sogno ed alla poesia.”
“Sospesa energia quasi danzante sul fondo celeste, sembra che avanza massicce di un’altra scogliera ancora distante.”
Villaggi nubiani, 2014, olio su tela, 30×60 cm
“Simboliche ed evanescenti cromie di una visione metafisica in un’incantata contemplazione che cattura l’anima ed appartiene al sogno ed alla poesia.” Mara Ferloni, Critico d’Arte
“Sospesa energia quasi danzante sul fondo celeste, sembra che avanza massicce di un’altra scogliera ancora distante.” Barbara Righetti, Critico d’Arte
Villaggi nubiani, 2014, olio su tela, 40×120 cm
Premio della Critica, 2014, Rassegna d’Arte contemporanea, Galleria Agostiniana, Piazza del Popolo, Roma.
Villaggi nubiani, 2014, olio su tela, 40×120 cm
Premio della Critica, 2014, Rassegna d’Arte contemporanea, Galleria Agostiniana, Piazza del Popolo, Roma.
In cammino, 2016, olio su tavola, 70×50 cm
“La dinamicità e il cromatismo intenso si esprimono sulla tela con la continuità di una stesura tecnica molto valida che evidenzia una poetica originale ed espressiva.”
“L’ampio respiro delle sue opere, volutamente spogliate da rigidi formalismi esaltano l’intensità della materia che è dunque più libera di fluire sulla tela.”
In cammino, 2016, olio su tavola, 70×50 cm
“La dinamicità e il cromatismo intenso si esprimono sulla tela con la continuità di una stesura tecnica molto valida che evidenzia una poetica originale ed espressiva.” Mara Ferloni, Critico d’Arte
“L’ampio respiro delle sue opere, volutamente spogliate da rigidi formalismi esaltano l’intensità della materia che è dunque più libera di fluire sulla tela.” Chiara Pittavino, Critico d’Arte
Cieli di sabbia, 2020, olio su tela, 100×80 cm
“Serenella Polidoro si affaccia timidamente al Sulmona con una pittura coraggiosamente idilliaca evocante grandi spazi silenti e battiti d’ali come epifanici simboli di un’esistenza serena.”
Opera partecipante alla LVII Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea del Premio Sulmona, Polo Civico Diocesano, Sulmona (AQ)
Cieli di sabbia, 2020, olio su tela, 100×80 cm
“Serenella Polidoro si affaccia timidamente al Sulmona con una pittura coraggiosamente idilliaca evocante grandi spazi silenti e battiti d’ali come epifanici simboli di un’esistenza serena.” Marcello Guido Lucci, Critico d’Arte
Opera partecipante alla XLVII Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea del Premio Sulmona, Polo Civico Diocesano, Sulmona (AQ)
Migranti, 2023, olio su tela, 60×80 cm
Paesaggio, 2019, olio su tela, 80×80 cm
“Il suo lavoro, una elegante composizione, è giocata sui toni soffusi dei verdi e degli azzurri, che definiscono, nei cenni descrittivi volutamente labili e interrotti, un paesaggio riflesso più nella nostra mente che dalla realtà, in cui ogni elemento è relazione mnemonica con l’osservatore: un fiume che scorre lentamente, il riflesso delle case e degli alberi, gli scorci naturali del paesaggio abruzzese che si affacciano alla visione, laddove tutto è reale e tutto è apparente.”
Paesaggio, 2019, olio su tela, 80×80 cm
“Il suo lavoro, una elegante composizione, è giocata sui toni soffusi dei verdi e degli azzurri, che definiscono, nei cenni descrittivi volutamente labili e interrotti, un paesaggio riflesso più nella nostra mente che dalla realtà, in cui ogni elemento è relazione mnemonica con l’osservatore: un fiume che scorre lentamente, il riflesso delle case e degli alberi, gli scorci naturali del paesaggio abruzzese che si affacciano alla visione, laddove tutto è reale e tutto è apparente.” Maria Cristina Ricciardi, Critico d’Arte